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Incontro con l’artista

Francesco Bearzatti

Il musicista Francesco Bearzatti

Narratore innamorato delle parole e capace di prodigiose innovazioni, musicista all’eterna ricerca dell’altro, attirato irresistibilmente dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli e non rigidi, Francesco Bearzatti ha trascorso l’infanzia nella provincia friulana. Con i coetanei ha condiviso i primi amori musicali, ascolti da rockettaro vero: Led Zeppelin, Deep Purple, poi è arrivato il punk, Ramones, Sex Pistols e tutti gli altri. Diplomato in clarinetto al Conservatorio di Udine, Francesco approfondisce gli studi alla Jazz Mobile di New York con George Coleman. Tra le prime e più importanti esperienze formative è certamente il disco “Live at Vartan” e la successiva tournée negli Stati Uniti, a nome del trombettista russo Valery Ponomarev nel quale si ritrova a suonare con il batterista Ben Riley, storico partner di Thelonious Monk. Forma nel 1994 il Kaiser Lupowitz Trio che si contraddistingue per una profonda spinta folk, con mescolamenti vari con il klezmer e la musica indiana e insieme registrano un paio di dischi. Il primo disco da leader è intitolato “Suspended Steps”, inciso per la Caligola Records in quartetto con Paolo Birro al pianoforte, Marc Abrams al contrabbasso e Max Chiarella alla batteria. Tuttavia è il periodo seguente, con gli anni trascorsi a Parigi, che segna per Francesco l’apice della sua corsa artistica, durante la quale stringe una grande amicizia con Aldo Romano e partecipa alle registrazioni di “Because of Bechet”, e in quell’occasione incontra Emmanuel Bex, virtuoso suonatore di organo con il quale i tre formano il Bizart Trio, registrano “Virus” e replicano due anni più tardi con “Hope” nel quale compare anche Enrico Rava. Nel 2003 viene votato miglior nuovo talento al Top Jazz indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz.Tra le molte collaborazioni, è di rilievo quella con Giovanni Mazzarino ai cui quartetti e quintetti
Francesco prende parte con diverse incisioni, partecipa al nuovo disco di Gianluca Petrella “Indigo 4” per la Blue Note ed è tra i protagonisti del quintetto di Stefano Battaglia con il quale ha già inciso un disco-tributo a Pier Paolo Pasolini. Sempre per Auand Records incide con i Sax Pistols “Stolen Days” e dopo aver partecipato al secondo disco dell’Indigo 4, nel febbraio del 2008 viene pubblicato dalla Parco della Musica Records il disco “Tinissima”, interamente dedicato alla figura di Tina Modotti, con la tromba di Giovanni Falzone e la ritmica di Danilo Gallo e Zeno De Rossi.
Nel 2011 esce per CAM Jazz il disco Monknroll, nel 2015 “ This Machine Kills Facists”, omaggio a Woody Ghutrie e nell’ ottobre 2020 esce per CamJazz l’album “Zorro”.

Polinote

Fondata nel 2013, Polinote cooperativa sociale onlus è una realtà di riferimento per il territorio nel campo della formazione e della promozione musicale, la cui attività è sviluppata da un team di insegnanti qualificati e con ampia esperienza didattica.

Con entusiasmo e passione realizza numerosi progetti didattici e di avvicinamento alla musica attraverso la pratica di uno strumento o del canto, rivolti a bambini, ragazzi e adulti, spaziando dalle proposte classiche a quelle moderne, dai progetti per i giovanissimi alle accademie di perfezionamento.

In calendario

L’evento si terrà domenica 30 maggio ore 12.30 -13.30 al Chiostro

Chi vuole partecipare può prenotarsi qui

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Per chi lo desidera, sarà possibile seguire la diretta streaming su:

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Il protocollo di sicurezza

È vitale che ogni partecipante al Festival rispetti con rigore le disposizioni anti-contagio previstedall’emergenza COVID-19. Per garantire la massima sicurezza saranno regolamentati e contingentati gli accessi e gli spostamenti nel Chiostro e nella sala Degan, verrà richiesto il mantenimento delle distanze fra le persone e di applicare le misure igienico sanitarie previste.

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