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"Pordenone 2020: una città per tutti"

duo papu

I Papu

in “Nome, cognome e resilienza”

Andrea Appi e Ramiro Besa

Debuttano nel mondo dello spettacolo nel 1989 nel duo comico I PAPU: un fortunato sodalizio artistico che li porterà a calcare – a partire dal 1993 fino al 2012 – il palcoscenico di cabaret più prestigioso d’Italia, quello Zelig sul quale si sono formati i più brillanti autori e attori comici del panorama nazionale.

Forti di una comicità ficcante ma mai volgare che si nutre di aspetti di vita quotidiana e di attualità, sono chiamati a partecipare a Quelli che il calcio (nell’edizione del 2001 condotta da Simona Ventura), a Le Iene (nell’edizione del 2001 condotta da Alessia Marcuzzi), a Colorado Cafè Live condotto da Diego Abatantuono che li vuole nella conduzione del programma al fianco di Rossella Brescia e li chiama nel cast del sequel di Eccezzziunale Veramente 2. Partecipano anche ai film “Cose dell’altro mondo”, “Finché c’è prosecco c’è speranza” e “Il Grande Passo”.

Accanto alle esperienze televisive, le produzioni teatrali (nove i titoli realizzati in 15 anni) si caratterizzano per spettacoli di grande efficacia comica che li impongono all’attenzione del pubblico come uno dei gruppi comici più amati del Nord Est. L’incontro con il regista di teatro Mirko Artuso porta nel 2013 alla creazione di un nuovo progetto sulla comicità popolare per costruire una modalità artistica che valorizzi il genere comico attraverso l’artigianalità alta e preziosa del teatro. Nascono così, spettacoli come “Fratelli Unici”, “Un prete ruvido” e “Si fa presto a dire elettrodomestico”.

Dal 2016 li si vede autori e protagonisti di molti video “Investi in sicurezza e guadagni in salute”, “L’ugello giusto”, “Retinex-Bret-Crema” e “Effevuggì” per la campagna di Formazione e Promozione del territorio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Ente PromoTurismoFVG. Realizzano nel 2020 altri video per Confartigianato Marca Trevigiana con tema sicurezza in Edilizia. Ultime produzioni teatrali “A che punto è la rotta” e “Tutti SU per terra”.

Ci vuole resilienza

La Resilienza è un’isola che si trova a metà strada tra le domande “Ma dove siamo arrivati?” e “Dove andremo a finire?” Volendo addirittura sintetizzarla in una sola domanda, questa potrebbe essere “A che punto è la rotta?” Una specie di pausa-caffè tra il bilancio consuntivo e quello preventivo della nostra vita, il cui entusiasmo ci risulta sempre più soffocato da lacci e lacciuoli, stage e tirocinii, Password e Username, per sopportare i quali serve, oggi più che mai, conoscere il concetto di Resilienza. Resilienza alla mancanza di fantasia, al dilagare degli stereotipi, alla complessità delle cose inutili. Per degli attori comici tutto questo risulta addirittura grasso che cola, vista la nostra consuetudine alla resistenza alla intemperie del Tempo, sia esso inteso in senso storico che meteorologico. Il Tempo di una società, diciamocelo, abituata a prendersi un po’ troppo sul serio, immersa nelle sue convenzioni e perennemente ondeggiante tra rimpianto e preoccupazione. Ci vuole Resilienza per continuare, nonostante tutto, a descrivere questa realtà in modo divergente, ironico e distaccato, e per farci vivere, almeno per una sera, un pochino più sereni.

In calendario

L’evento si terrà sabato 29 maggio ore 16.00 -16.30 al Chiostro

Chi vuole partecipare può prenotarsi qui

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e domenica 30 maggio ore 16.00 -16.30 al Chiostro

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Per chi lo desidera, sarà possibile seguire la diretta streaming su:

ConCentroPordenone

Il protocollo di sicurezza

È vitale che ogni partecipante al Festival rispetti con rigore le disposizioni anti-contagio previstedall’emergenza COVID-19. Per garantire la massima sicurezza saranno regolamentati e contingentati gli accessi e gli spostamenti nel Chiostro e nella sala Degan, verrà richiesto il mantenimento delle distanze fra le persone e di applicare le misure igienico sanitarie previste.

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